Sunday 6 December 2009

Identita' e individuo




Ogni volta che vengo a Torino qualcosa si strappa dentro. Divisione tra  ritrovare e perdere identità'.

Da una parte sentire di essere tra uguali. Il capire senza fatica i messaggi culturali. Le lingue e gli accenti. E persino i doppi sensi e le implicazioni del linguaggio e dell'essere. Casa.

Dall'altra la perdita di identita'. Vivere all'estero significa essere l'odd one out, il diverso. La tua identità e' chiara. Qui invece trovo tanti piccoli coriandoli della mia identita' nelle persone per strada. Un'espressione, un accento o forse solo una cosa sciocca detta.  Ma non sono miei, sono loro. Riviste ed interpretate. E' come se mi facessi ad ogni istante la stessa domanda: ma allora, io chi sono?

Thursday 3 December 2009

Minareti e Tolleranza

La faccenda mi ha interessato parecchio. Ho letto articoli su giornali italiani ed inglesi. Italiani tendenzialmente superficiali e additanti il "caso", la polemica (a leggere il Corriere e La Stampa tutti polemizzano su tutto anche quando si legano le scarpe), i futuri problemi degli svizzeri che non venderanno piu' cioccolato agli arabi. I veri problemi insomma. Gli inglesi piu' orientati a riportare le opinioni in modo obiettivo ed asettico, chiedendo a tutti, anche al portiere della nazionale che ha un cugino che una volta e' stato in Siria e che quindi qualcosa da dire ce l'ha. 

Ho cercato di formarmi un'opinione. Non che conti nulla, non essendo svizzero. Ma per capire. 
Ecco. Io sono a favore del bando dei minareti. Per naturale avversita' a tutte le dimostrazioni di religione militante. Contro i creazionisti, quelli che ti vogliono imporre uno stile di vita, quelli che vogliono imporre la loro visione come assoluta e corretta. In fondo nessuno dice che i Muezzin (o chi per loro) siano poi tanto illuminati. Generalmente il contrario. E poi, checche' ne dicano i fabuonisti, e' vero che i centri islamici sono i posti in cui i terroristi si sono allevati. London bombing insegna. 


Ma come, io che sono cosi' tollerante, di sinistra e progressista? Si' si', lo so che il buonismo e' uno dei grandi miti della sinistra italiana. Intolleranti come tutti gli altri (i nemici sono sempre poco intelligenti e scorretti e generalmente finiranno nella spazzatura della storia), ma convinti di essere buoni e tolleranti perche' organizziamo balli etnici al festival dell'unita'.

Poi ho letto un articolo su di un giornale austriaco (grazie a dio riesco ancora a leggere il tedesco). Il titolo: ma i terroristi non hanno bisogno di minareti. E spiegava come mettere il bando ai minareti era un modo in cui la maggioranza dice alla minoranza quello che deve o non deve fare, come deve vivere. Insomma la maggioranza era intollerante non nella forma ma nella sostanza: io non ti voglio lasciare parlare/fare/costruire perche' tu sei un intollerante e in futuro mi impedirai di fare/parlare/costruire. Il nemico da schiacciare prima che diventi pericoloso. La storia di tutte le guerre e sopraffazioni. 

Allora non sono piu' contrario alla costruzione dei minareti. ma non nel solito modo. In modo che la gente sia contenta. 

Ecco, io propongo che vengano costruiti in tutta la Svizzera usando il cioccolato invenduto nei paesi arabi. Ce ne dovrebbe essere un sacco e quindi bastare.  Cosi' gli arabi saranno grati e compreranno il doppio del cioccolato di prima. Per costruire campanili. 

Il mondo alla rovescia. E soprattutto tanto cioccolato da mangiare gratis. Quando cammini per strada saremo tutti contenti che ci sia una moschea nei paraggi. yummm